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Sono poi davvero ECO?

  • 04/02/2022 08:29:17
  • In: News

"Grazie mamma per un mondo più pulito" ...
"Prodotto biodegradabile" ...
"Per un pulito ecologico" ...
"Il prodotto che rispetta la natura" ...
"Sicuro e senza rischi per la salute" ...
"Un gesto di sostenibilità per la vita" ...

Sono solo alcune delle frasi utilizzate per presentare prodotti ecologici o presunti tali.
Poi ci sono le etichette dalla grafica accattivante, che colpiscono l'attenzione con un richiamo 'green'.
Verdi per richiamare le foreste incontaminate, azzurre che richiamano il blu del cielo terso e delle acque limpide, con fiori, foreste, cascate, ecc.
Ma sono poi davvero tutti prodotti rispettosi della natura oppure si cade nel GREENWASHING?
IL GREENWASHING è una pratica molto diffusa per presentare prodotti tradizionali in modo da farli sembrare prodotti innocui per la natura e per chi li utilizza.
Un vecchio spot diceva “NON ESISTE LO SPORCO IMPOSSIBILE”, ma io oggi dico “NO, NON ESISTONO DETERSIVI CHE FACCIANO BENE ALLA NATURA E NON SIANO DANNOSI PER L’UOMO”.
Basta guardare le etichette di un vero prodotto ecologico per rendersi conto dei pericoli a cui andiamo incontro utilizzandolo senza consapevolezza.
Basta dire che il prodotto è naturale per considerarlo innocuo.
Eppure ci sono cose prodotte dalla natura ma terribilmente inquinanti. Tutti i prodotti chimici sono dei lavorati di elementi naturali. Pensiamo al petrolio che deriva dalla decomposizione di organismi viventi, del tutto naturale ma terribilmente inquinante se disperso in mare o nel terreno.
Potrei  fare decine di esempi simili su prodotti naturalissimi ed al tempo stesso terribilmente pericolosi.
Invece di correre dietro alle favole sarebbe più opportuno imparare ad utilizzare i prodotti mettendo da parte la nostre false convinzioni.
Qualche giorno fa durante un corso una 'ambientalista' mi ha detto che lei per le pulizie utilizza solo ammoniaca, bicarbonato e aceto (scoprendo poi che fa anche gran uso di candeggina).
L’ammoniaca è terribilmente inquinante e pericolosa per chi la utilizza, così come la produzione di bicarbonato ha un elevsto impatto sugli equilibri ambientali. Così l'aceto, per non parlare del cloro?
Purtroppo in questo scenario hanno anche un grosso peso i social. Qualsiasi stupidaggine pubblicata sembra essere una verità assoluta e siamo tutti pronti a crederci ciecamente.
Basti guardare la quantità di imbecillità pubblicate durante la pandemia. Tralasciando alcuni estremismi che non sono collegati alla nostra attività, ma i post che 'consigliavano' i vari sistemi per disinfettare le mascherine a come difenderci dal virus, come sanificare casa ed evitare di fare entrare il virus nelle nostre abitazioni, erano certamente incommentabili.
Sembravano più una barzelletta che reali pratiche di sanificazione.
Vi propongo di seguito un articolo pubblicato sul mensile GSA proprio relativo al problema del GREENWASHING.


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