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Acqua ozonizzata

  • 19/12/2023 09:31:46
  • In: News

L'acqua ozonizzata è davvero un buon disinfettante?In un mondo sempre più inquinato si moltiplicano le offerte di sistemi alternativi per il lavaggio che promettono risultati eccezionali senza utilizzo di detersivi.
Una delle proposte più accattivanti riguarda il lavaggio di superfici, piatti e stoviglie, bucato con la sola acqua del rubinetto naturalmente trattata e trasformata in acqua ozonizzata.
L’ozono è un gas instabile con un tempo di dimezzamento di tre giorni, mentre sotto i −112 °C è un liquido esplosivo che decade in 20 minuti. Non può dunque essere conservato, e deve essere prodotto al momento dell'uso.
Ha un odore pungente caratteristico, lo stesso che accompagna talvolta i temporali, dovuto proprio all'ozono prodotto dalle scariche elettriche dei fulmini. È un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente velenoso. È tuttavia un gas essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire la luce ultravioletta; lo strato di ozono presente nella stratosfera protegge la Terra dall'azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole. Proprio per la loro capacità di distruggere lo strato di ozono della stratosfera, i freon sono stati banditi dalla produzione e dall'utilizzo. È anche diminuito molto l'uso dei CFC (che non sono stati aboliti del tutto). In Cina e in India ad esempio si persevera ancora nel loro utilizzo.
Ma torniamo alla nostra acqua che, come già detto, dovrà subire un trattamento per essere trasformata in acqua ionizzata che secondo i fabbricanti, dovrebbe essere in grado di detergere perfettamente e disinfettare qualsiasi superficie.
L’acqua viene trasformata in acqua ozonizzata da uno speciale apparecchio collegato alla rete elettrica ed idrica.
Noi che veniamo dalla vecchia scuola siamo ancora fermamente convinti che lo sporco (almeno quello grasso) possa essere rimosso solo con i detersivi che contengano tensioattivi.
Lavare solo con acqua ci sembra quasi un bestemmia.
Proprio qualche giorno, mentre stiamo scrivendo questa news, un venditore ci chiede un appuntamento per proporci un sistema innovativo di lavaggio e, come facciamo sempre, acconsentiamo a sentirlo.
Neanche a farlo apposta ci propone proprio una macchina per la produzione di acqua ozonizzata che a sua dire sarebbe in grado di lavare e disinfettare con grande efficacia e, naturalmente, senza inquinare.
Dopo averlo ascoltato a lungo e con con grande attenzione abbiamo grossi dubbi sulla effettiva efficacia che giriamo ad un esperto del settore che purtroppo ci conferma le nostre perplessità.
Ci scrive che in laboratorio accreditato (certificato secondo la norma ISO 17025) sono stati provati diversi sistemi di lavaggio, dai generatori di ozono alle microonde e anche all’acqua ionizzata ma purtroppo con risultati del tutto insufficienti.
E’ pur vero che, molti tipi di sporco vengono eliminati solo con l’acqua come ad esempio la terra o la farina e quindi se usiamo dell’acqua ionizzata  su questi sporchi naturalmente funziona.
Ben diverso invece l’effetto su sporchi di tipo grasso dove l’acqua ionizzata risulta essere del tutto inefficace.
Certo che sarebbe bello poter lavare con dell’acqua ma purtroppo pare non sia possibile.
C’è poi il problema della disinfezione.
Ora non vengono forniti dati come dosaggio, tempi di contatto, ecc.
Ma soprattutto il nostro dubbio è un altro.
Se la macchina dovesse avere dei problemi e l’acqua non fosse ionizzata a dovere che effetto disinfettante potrebbe avere?
Possiamo fidarci di queste macchine per usarle come fabbricatrici di disinfettante?
E non avendo una certificazione né essendo un PMC possiamo chiamare la soluzione ottenuta disinfettante?
Inoltre non possiamo nemmno dire che la macchina che produce acqua ionizzata sia un dispositivo medico cioè  un apparecchio in grado di erogare un PMC.
Che controlli potremmo fare visto che non siamo in grado di vedere i morti in giro (e parlo di germi, batteri, virus, ecc.).
Se il prodotto ottenuto ha una durata di 20/30 minuti si degraderà nel tempo, quindi entro quale limite temporale devo utilizzarlo affinché sia davvero efficace?
Infine resta un problema di sicurezza sul lavoro.
Sul prodotto ottenuto che etichetta possiamo applicare visto che comunque non è acqua fresca?
In caso di incidente (ingestione, contatto con la cute, contatto con gli occhi, ecc.) come si comporterebbero al pronto soccorso.
Al centro antiveleni che indicazioni possiamo fornire?
Infine un ultimo problema riguarda la stabilità del prodotto.
Una volta ottenuta l’acqua ionizzata ha una durata limitata e circa 20/30 minuti dopodiché pare ritorni ad essere acqua della fonte.
Come indichiamo la scadenza?
Cambiamo ogni volta l’etichetta indicando giorno ed ora di produzione?
Non essendo un PMC lo possiamo inserire in un piano HACCP come mezzo di disinfezione?
Insomma i dubbi sono davvero molti  e tirando le somme, noi di questi sistemi non ci fidiamo ancora, ma se qualcuno volesse farci cambiare idea siamo ben disponibili ad ascoltarlo.
Dimenticavo, il simpatico venditore ci promette di inviarci tutta la documentazione tecnica sull’efficacia del suo prodotto ma sino ad ora non abbiamo ricevuto nulla.
Aspettiamo con fiducia.

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OZONO
PUNTOSICURO


OZONO (WIKIPEDIA)
*L'ozono è una forma allotropica dell'ossigeno dalla formula chimica O3. È un gas blu dal caratteristico odore agliaceo che gli vale il nome: la parola "ozono" deriva infatti dal francese antico "ozone", la quale deriva a sua volta dal greco antico "ὄζειν" (ózein), cioè emanare odore. L'odore dell'ozono è rilevabile da molte persone a concentrazioni atmosferiche superiori a 0,1 ppm.

Nel 1785, il chimico olandese Martinus van Marum stava conducendo esperimenti che coinvolgevano scintille elettriche sopra l'acqua quando notò un odore insolito, che attribuì alle reazioni elettriche, non riuscendo a rendersi conto di aver effettivamente creato l'ozono.
Nel 1839, Christian Friedrich Schönbein mentre conduceva esperimenti sull'ossidazione lenta del fosforo e sull'elettrolisi dell'acqua, notò lo stesso odore e lo associò a quello che segue un fulmine nel cielo. Nel 1840 isolò la molecola e la chiamò ozono.[5]
La formula chimica O3 fu determinata nel 1865 dal chimico svizzero Jacques-Louis Soret e venne confermata da Schönbein nel 1867.
Sebbene l'ozono abbia degli effetti positivi quando è libero in atmosfera, nel 1873 James Dewar e John Gray McKendrick documentarono alcuni effetti negativi che questa molecola ha nei confronti degli organismi: le rane diventavano più lente, gli uccelli respiravano senza fiato e il sangue dei conigli mostrava livelli ridotti di ossigeno dopo l'esposizione ad un'aria ricca di ozono.[6][7] Lo stesso Schönbein ha riferito che dolori al petto, irritazione delle mucose e difficoltà respiratorie si sono verificate a causa dell'inalazione di ozono e che piccoli mammiferi sono morti durante i suoi esperimenti.[5]
Ad oggi, l'unica conoscenza completamente ben accertata riguardo all'effetto fisiologico dell'ozono, è che provoca irritazione ed edema dei polmoni e morte se inalato in una concentrazione relativamente alte per qualsiasi periodo di tempo.[7]


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