Sembra facile...
- 28/10/2025 10:18:32
- In: News

Ecologia, sembra facile.
Un vecchio spot pubblicitario recitava “SEMBRA FACILE” invece….
L’UE si sta opponendo all’uso di prodotti che rilasciano microplastiche, tra cui tessuti come poliestere, nylon e acrilici.
Nel settore delle pulizie rientrano in questa categoria le microfibre in poliestere e poliammide.
I social spesso dipingono le microfibre come una soluzione “miracolosa” contro l’inquinamento da detersivi. È vero che riducono l’uso di detersivi tradizionali ed ecocompatibili, ma durante l’uso e soprattutto nei lavaggi rilasciano microplastiche non biodegradabili.
Con i panni in microfibra si riduce l’uso dei detersivi, ma il lavaggio dei panni comporta comunque l’immissione in natura di microplastiche non biodegradabili per nulla.
Un panno di buona qualità pesa circa 80–100 g e dura fino a 300–400 lavaggi. Dopo un anno di utilizzo, il ciclo di vita del panno produce microplastiche che finiscono nell’ambiente senza contare che il panno buttato non è biodegradabile.
Se avessimo usato panni in cotone tradizionali abbinati ai comuni detersivi avremmo avuto lo stesso impatto ambientale?
Chi vincerebbe quindi la sfida di meno inquinante tra i due sistemi?
Recita ChatGPt per ridurre l’immissione di microplastiche nell’ambiente:
1. Lavaggi più delicati
* Ridurre la frequenza dei lavaggi: meno cicli = meno rilascio di fibre. (1)
* Programmi a bassa temperatura e centrifuga ridotta: l’attrito è il principale fattore di distacco delle microfibre.
* Riempire bene il cestello: quando il carico è pieno, i capi si muovono meno e si riduce la frizione (2).
�� 2. Utilizzo di accessori filtranti
* Sacche filtranti (es. Guppyfriend): trattengono fino al 90% delle microfibre durante il lavaggio.
* Palle filtranti o dispositivi nel cestello (es. Cora Ball): catturano parte delle microplastiche.
* Filtri esterni per lavatrici (da installare sul tubo di scarico): alcuni modelli certificati (es. PlanetCare, Filtrol) bloccano il 80–90% delle fibre.
♻️ 3. Scelta di tessuti e capi più sostenibili
* Preferire tessuti misti o naturali (cotone, lino, viscosa) per ridurre il problema alla fonte.
* Scegliere poliesteri di qualità o riciclati, che rilasciano meno fibre.
* Evitare capi in pile economico, che è tra i più “rilascianti”.
�� 4. Detergenti e additivi appropriati
* Usare detersivi liquidi anziché in polvere: le polveri aumentano l’abrasione.
* Evitare ammorbidenti aggressivi: possono alterare le fibre e favorirne il distacco.
* Preferire detersivi eco-certificati, privi di microplastiche aggiunte.
�� 5. Gestione del filtro della lavatrice
* Pulire regolarmente il filtro e non sciacquare i residui nel lavandino: meglio raccoglierli e smaltirli nei rifiuti indifferenziati.
�� 6. Soluzioni sistemiche
* Promuovere l’uso obbligatorio di filtri microfibra nelle nuove lavatrici (già previsto in Francia dal 2025).
* Educare i consumatori e le aziende tessili a sviluppare fibre più resistenti e meno rilascianti.
Certamente possiamo anche lavare le microfibre utilizzate nelle pulizie manualmente ma con risultati igienici non del tutto soddisfacenti e rimane comunque il problema del rilascio di microplastiche durante il normale utilizzo, problema questo del tutto irrisolvibile.
Detto ciò è davvero più ecologico implementare l’uso delle microfibre a dispetto dei detersivi?
Purtroppo l’ecologia è una coperta troppo corta che rischia di lasciare al freddo i piedi e di farci sudare, ma se copriamo i piedi abbiamo freddo alle spalle.
Leggi anche STRETTA UE SULLE MICROPLASTICHE
Cosa si intende per biodegradabilità dei detersivi
La biodegradabilità dei detersivi si riferisce alla capacità dei loro tensioattivi di essere scomposti in sostanze più semplici dall'azione dei microrganismi. Secondo la normativa europea, la biodegradabilità è considerata soddisfacente se si raggiunge almeno il 60% di mineralizzazione entro 28 giorni, ma questa valutazione riguarda solo i tensioattivi, non l'intero prodotto, che può contenere altri componenti inquinanti come coloranti o sequestranti. Pertanto, per valutare l'impatto ambientale complessivo di un detersivo, è necessario considerare anche altri fattori come la provenienza degli ingredienti e l'assenza di sostanze nocive.
Scopriamo di più sui tensioattivi
NOTE:
1) Purtroppo i panni in microfibra andrebbero lavati dopo ogni utilizzo
2) Un cestello troppo pieno riduce però l’effetto lavante. Specialmente le microfibre necessitano di un lavaggio molto energico per rilasciare lo sporco che hanno catturato.