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Torniamo a parlare di vapore

  • 30/01/2025 08:26:10
  • In: News


Negli ultimi anni, la pulizia a vapore ha suscitato ampie discussioni tra gli esperti del settore e i consumatori. In passato, abbiamo espresso scetticismo riguardo all’efficacia di queste tecniche, in gran parte a causa delle limitazioni intrinseche delle macchine disponibili sul mercato. Tuttavia, oggi assistiamo a un’evoluzione significativa di queste tecnologie, che tentano di affrontare i problemi storici della pulizia a vapore.


Uno dei principali problemi riguarda le macchine stesse e il tipo di vapore che generano. È fondamentale comprendere che non tutto il vapore è uguale; per una pulizia efficace, è necessario utilizzare un vapore saturo*. Questo tipo di vapore, a differenza di quello surriscaldato, possiede un contenuto energetico maggiore e può sciogliere sporco e grasso in modo più efficace.

Tuttavia, anche utilizzando un vapore saturo, ci troviamo ad affrontare un secondo problema. Come evidenziato nel video
il vapore scioglie l’unto e il grasso, ma una volta che il vapore condensa sulle superfici fredde, lo sporco si riattacca.
Questo fenomeno rende la pulizia un processo lungo e frustrante e non sempre del tutto efficace.




Fortunatamente, le moderne macchine a vapore hanno integrato soluzioni innovative. Oggi, è possibile combinare il vapore con detersivi specifici, ottenendo risultati eccezionali. Questa sinergia sfrutta il “cerchio di Sinner”, un principio fondamentale nella pulizia, dove il calore gioca un ruolo cruciale per ottimizzare l’efficacia del detersivo. L'aggiunta di un detersivo adeguato consente di ottenere un'azione sgrassante notevole e, grazie ai tensioattivi contenuti nel prodotto, lo sporco rimosso non si riattacca alle superfici fredde.

Inoltre, i generatori di vapore professionali sono stati dotati di un aspiratore che permette di rimuovere immediatamente lo sporco rimosso dal  vapore addizzionato con il detersivo, evitando che si solidifichi nuovamente. Questa innovazione rappresenta un grande passo in avanti nel miglioramento dell’efficacia della pulizia a vapore.

Un altro aspetto molto discusso è la presunta capacità disinfettante del vapore.
Tuttavia, per raggiungere un’azione disinfettante efficace, non bastano alte temperature. Infatti, sono necessarie altre due condizioni:


1) Pulizia accurata: prima di disinfettare, la superficie deve essere ben pulita.
2) Contatto prolungato: per una disinfezione efficace con solo vapore, è necessario mantenere la superficie a contatto con il calore per un periodo di tempo significativo (come avviene in autoclave, dove il contatto può durare fino a 10 minuti). Nella prassi normale della pulizia a vapore, questi tempi possono essere rispettati.
Se invece combiniamo il vapore con un disinfettante chimico, possiamo ottenere risultati straordinari perchè il calore aumente sensibilmente l'effetto dei disinfettanti.

Veniamo al tanto decantato aspetto ecologico, ammesso di non usare alcun detersivo, per ottenere il vapore dobbiamo utilizzare dell'energia elettrica, ma se questa proviene da centrali a carbone o a petrolio abbiamo risolto poco.


In sintesi, mentre il vapore può sicuramente rappresentare un valido alleato per detersivi e disinfettanti ma è importante sottolineare che da solo non è sufficiente. La combinazione di tecnologia avanzata, detergenti appropriati e una corretta metodologia di utilizzo è fondamentale per ottenere risultati ottimali nella pulizia e disinfezione degli ambienti utilizzando il vapore.



*Un vapore può trovarsi in equilibrio con la fase liquida (ossia alla temperatura di ebollizione della sostanza alle condizioni di pressione date); in tal caso si parla di vapore saturo.
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